domenica 22 marzo 2009

Altre "minacce" di censura per il web: Ora è il momento di Alfano


Come poteva mancare il guardasigilli Angelino Alfano (noto per il lodo salva premier che porta il suo nome e per la incredibile somiglianza con il mafioso Sonny del film Bronx) alla combriccola dei censori del web? Non poteva proprio. Sentitosi in disparte, ha deciso di “contribuire” anche lui a porre fine a questa ultima forma di libertà di espressione. La sua battaglia contro la rete si è incentrata perlopiù sulla maggiore community video di internet: Youtube. Venerdì, rispondendo ad un bambino presente ad un incontro pubblico del pdl (testimoni poi hanno affermato che non era un bambino, ma il ministro Brunetta con lo zaino dei Gormiti), ha dichiarato quanto segue: “Appena i tecnici del governo Berlusconi troveranno il modo di intervenire nella difficile realtà del web, arriverà una nuova legge per contrastare gli abusi sempre più frequenti su Internet. Come in Youtube ad esempio. Vogliamo intervenire”. Sinceramente non so a che abusi si riferisse; probabilmente pensava ai vari video “compromettenti” diffusi sul sito, che raffigurano l'immagine di Berlusconi schernito dai principali media mondiali (non sia mai che gli italiani vengano a sapere che siamo lo zimbello d'Europa!), o magari si riferiva filmati che raccontano la verità nuda e cruda sulla classe politica italiana, senza censura.

Credo che il ministro Alfano non abbia ancora capito che internet non è la Rai; non basta un consiglio di vigilanza. Spero solo che il governo capisca, prima o poi, che la “sfida” di controllo del web è troppo grande anche per lui (non gli bastano i principali media nazionali?). Lo spero ma non credo che succederà.

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