giovedì 12 marzo 2009

La notte dei pianisti viventi: Aggirata la norma delle impronte in parlamento


E' di poco fà la notizia ANSA riguardante il ritorno dei famigerati pianisti del parlamento. L'episodio è accaduto stamane alla camera (durante il voto sulle mozioni anti-crisi, tra cui quella di Franceschini sull’assegno di disoccupazione) dove i deputati Guido Dussin della Lega e Carmelo Lomonte del Mpa hanno votato anche per i "compagni di banco" assenti (Matteo Salvini ed Elio Belcastro). Il fatto in se non è una novità (infatti era già accaduto molte altre volte che qualche deputato "furbetto" schiacciasse il pulsante per la votazione al posto di qualche deputato assente), ma quello che fa discutere è che è stato compiuto a 3 giorni dall'entrata in funzione del sistema di voto con il rilevamento delle "minuzie" (cioè delle impronte digitali), voluto dal presidente della camera Gianfranco Fini per contrastare questo fenomeno. Questo avvenimento ha, difatto, reso pubblica la possibiltà di aggirare la norma. Il trucco è semplice: I due deputati hanno in pimis espresso tranquillamente la loro votazione col sistema delle minuzie e, successivamente, hanno premuto il pulsante dei vicini Salvini e Belcastro (che utilizzano ancora il vecchio sistema dato che appartengono al gruppo dei 21 parlamentari rifiutatisi di rilasciare alla camera le proprie impronte), ottenedo così l'effetto voluto cioè deputato assente e voto di quest'ultimo espresso (mistero proponibile alla trasmissione Voyager di Giacobbo). Emblematico, tra l'altro, anche il tentativo di Dussin di coprire con la gazzetta dello sport l'azione illecita che stava compiendo (roba da parodia satirica). Questo episodio fa molto pensare dato che per installare il nuovo impianto di votazione sono stati spesi fondi pubblici pari a 500mila euro, resi un'inutile spesa dopo stamane. La dichiarazione di Fini sull'accaduto è stata abbastanza discreta: "Pare sia accaduto che due deputati che votavano con il nuovo sistema, abbiamo votato per un compagno di banco che aveva rifiutato il nuovo sistema di voto e votava ancora con il vecchio sistema. Se questo è veramente accaduto, e stiamo facendo le verifiche necessarie, non vi è dubbio che chiederò all’Ufficio di Presidenza di sanzionare ogni irregolarità".
Concludendo spero solamente che su questo fatto vengano presi i dovuti provvedimenti ed invito il Presidente Della Camera a definire l'obbligatorietà del rilascio delle impronte per ogni parlamentare permettendo così che atti di questo tipo non abbiano un domani. A voi i commenti

Nessun commento:

Posta un commento